La caratteristica dei prodotti tipici della provincia di Belluno è la diversità. Attraversando le terre dell'Alto Bellunese, che svelano nell'uso di alcuni alimenti lo stretto rapporto che le lega all'Austria, si arriva in Valbelluna, nell'Alpago e nel Feltrino che invece risentono maggiormente della vicinanza con Venezia.
Nella cucina bellunese si incontrano dunque sapori montani, robusti e forti, che si uniscono amabilmente con gusti più leggeri. Il sistema economico basato in particolare sull’allevamento contribuisce a portare oggi sulle tavole secondi piatti irresistibili: il Pastìn, l’Agnello dell’Alpago e l’ottima produzione di formaggi delle malghe e delle latterie e di insaccati.
Le influenze e le contaminazioni hanno arricchito i piatti che sono realizzati con prodotti agroalimentari locali e che possono vantare, in molti casi, i marchi IGP e DOP. Negli ultimi anni, inoltre, numerosi coltivatori hanno recuperato alcune varietà autoctone per evitarne la scomparsa e favorirne la diffusione, con la consapevolezza che una buona cucina nasce anche da una buona terra; tra questi il fagiolo di Lamon o la patata di Cesiomaggiore, ma anche il Pom Prussian o la Noce feltrina.
I ristoranti, gli agriturismi o i rifugi dove poter gustare piatti dal sapore locale sono davvero tanti e tramandano la maestria e la capacità di fare piatti gustosi e apprezzati da tutti i palati usando alimenti semplici. Basta pensare alla polenta, alimento un tempo quotidiano che oggi si unisce con il tipico formaggio Schiz, il Pastìn o il capriolo.
Dai primi piatti generosi da accompagnare ai vini o alla birra prodotti localmente, fino al bicchiere della staffa con grappe alle erbe e frutti di bosco, la tavola bellunese non delude nel suo coniugare il carattere rustico ai sapori puri e leggeri.