Stella coeli. Sete di luce sul mondo

Come oggi, l’uomo del Medioevo ha sete di luce. Le ombre e le forme che narrano della paura, il senso acuto del male, presenza viva nel quotidiano, la percezione della morte affrontata senza ausili medici e spesso in solitudine e povertà lo spingono a interrogarsi sul bene, tema di vera ricerca interiore.

Il compimento è nel rapporto con il Divino che, sola potenza consolatrice, solleva la condizione umana fino alla soglia dell’eterno. Fra le arti massimamente ispirate, il canto celebra questa sete di luce, irrorando il mondo con quella lucentezza che, donata dal cielo, dà forza al cammino in terra.

  Musiche: Codex Las Huelgas (XIII/XIV secolo), Scuola di Notre-Dame (XIII secolo), San Marziale di Limoges (1125 ca.).

InUnum ensemble
Caterina Chiarcos, Elena Modena, voci
Ilario Gregoletto, strumenti medievali

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